L'apertura del terzo occhio


..." Il Lama Minyar Dondup mi prese la mano e disse: "Questo intervento è molto doloroso, Lobsang, e può essere esguito solo se tu sei pienamente cosciente. Non occorrerà molto tempo; pertanto cerca di star fermo il più possibile". Vedevo vari strumenti disposti l'uno accanto all'altro, e tutta una serie di pozioni d'erbe; dissi a me stesso: "Bè, Lobsang, ragazzo mio, ti faranno la festa in un modo o nell'altro, e tu non puoi impedirlo in nessun modo... non ti rimane che startene tranquillo". Il lama che aveva lo strumento si voltò a guardare gli altri e disse:"Tutto è pronto? Incominciamo subito, il sole è appena tramontato". Mi premette lo strumento contro il centro della fronte e ne fece ruotare l'impugnatura. Per un attimo ebbi la sensazione che qualcuno mi stesse pungendo con spine. Sembrava che il tempo si fosse fermato. Non sentii alcun dolore particolare mentre lo strumento penetrava nellapelle, ma, vi fu una piccola scossa quando toccò lasuperficie dell'osso. Il lama intensificò la pressione, facendooscillare un poco lo strumento, inmodo che identi penetrasseronell'osso frontale. Il dolore non era affatto lancinante; si trattava di semplicemente di un senso di pressione e di una sofferenza sorda. Non mi mossi, perchè il lama Mingyar Dondup mi stava guardando; avrei preferito morire anzichè muovermi o gridare. Aveva fede in me come io in lui; sapevo che quanto diceva e faceva era era giusto. Mi stava osservando, in quel momento, molto attentamente, con un lieve guizzare di muscoli in tensione agli angoli della bocca. Di colpo si udì un lieve crac e lo strumento penetrò l'osso. All'istante il suo movimento venne fermato dall'attentissimo chirurgo. Egli tenne ben fermo il manico dello strumento mentre il lama Mingyar Dondup gli passava una durissima e pulitissima scheggia di legno, esposta al fuoco e all'azione di certe erbe per renderla resistente come acciaio. Questa scheggia venne inserita nella "U" dello strumento e fatta scivolare in modo che penetrasse nel foro praticatomi nel cranio. Illama che operava si spostò lievemente di lato per consentire anche al lama Mingyar Dondup di venirsi a trovare di fronte a me. Poi,ad un cenno di Dondup, l'operatore, con precauzione infinita, spinse la scheggia sempre piùavanti. Di colpo, provai una sensazione pungentee solleticante, in apparenza alla radice del naso. La sensazione cessò e io divenni conscio di profumi sottili che non riuscii a riconoscere. Anch'essi svanirono rapidamente e furono sostituiti dall'impressione di spingere o di essere spinto, contro un velo cedevole. Ad un tratto, ecco il lampo accecante, e in quell'attimo il lama Mingyar Dondup disse: "Basta!". Per un momento, il dolore fu intenso, come una fiamma bianca, lacerante. Diminuì, si spense, e fu sostituito da spirali colorate e da globuli di fumo incandescente. Lo strumento metallico venne rimosso con precauzione. La scheggia di legno rimase; sarebbe rimasta nel mio cranio per due o tre settimane, e, fino a quando non l'avessero estratta, io dovevo restare in quella piccola stanza quasi immersa nelle tenebre."...

(tratto dal celebre: "Il terzo occhio" di Lobsang Rampa - immagine dal sito: http://www.naturalspirit.it/)

Questo racconto, che io sappia, non rispecchia alcuna tradizione del buddhismo tibetano, ma è, insieme ad altri episodi molto interessanti, ciò che rende il libro appetibile agli appassionati di esoterismo. La trapanazione del cranio è una pratica antica. Nata per curare l'emicrania si è poi diffusa con lo scopo di ampliare latenti poteri della mente. Ancora oggi è praticata in alcuni luoghi in oriente o da qualche fanatico occidentale. Sono piuttosto certa che non abbia alcun effetto reale. Probabilmente se qualche trapanato afferma il contrario i casi sono due: o la suggestione di un'azione pericolosa come questa ha sortito il suo effetto o nel praticare il foro si è andati troppo a fondo! Fatto stà che se avere un'apertura nel cranio conferisse automaticamente un qualche potere mi chiedo come mai una cara amica a cui non si sono mai saldate le ossa della fontanella, e che quindi ha una bella apertura naturale sulla cocuzza del cranio, non ha assolutamente alcun potere o intuizione soprannaturale!!!

Commenti

Anonimo ha detto…
Devo ammettere che questa vivida descrizione di una tale operazione mi ha impressionata un po'! Nemmeno io credo sia possibile "aprire la mente" in questo modo...
Unknown ha detto…
Si pure a me ha fatto impressione la prima volta che l'ho letto :-P
Anonimo ha detto…
interessante, anche se concordo col fatto che non sia quella la via per aprire il terzo occhio, eheh! :D
Unknown ha detto…
Netstar: Emmenomale!!! :S :D

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