Breve storia di un pover uomo
Un pover uomo un giorno trovò un enorme sacco d'orzo. Per conservarlo e proteggerlo lo portò a casa e lo legò ad una trave del soffitto, proprio sopra al suo letto. Felicissimo di quel tesoro, si addormentò e si mise a sognare che, vendendo l'orzo, avrebbe potuto fare un sacco di soldi. Una volta ottenuto i soldi, avrebbe potuto prender moglie e crearsi una famiglia. Pensò che avrebbe avuto certamente un figlio maschio e si chiese come avrebbe potuto chiamarlo. In quel momento un raggio di luna entrò nella stanza e l'uomo pensò: "Lo chiamerò Luna-Celebre". Mentre era tutto preso dalle sue fantasticherie, i topolini rosicchiarono la corda a cui era legato il sacco d'orzo, che gli cadde addosso e l'uccise.
Commenti
1) Mi è mancato il coraggio di affrontare le poche, pesanti conseguenze.
2) Ho trovato il coraggio per impedire che quelle conseguenze prendssero vita...
Non sarà molto Zen ma è vero...
Ciao
;-@
Daniela: har har har... forse voleva tenerlosott'occhio per fantasticare meglio :P
io comunque rimando sempre le cose! O.o
viola: Procrastinatrice anche te, davvero?... abbiamo un'altra cosa in comune allora :P
Ho percepito che ad avere troppi desideri nella vita si rischia di morirne schiacciati..
Bisogna prima imparare a gestirli piano piano, appunto cercando di portarli uno ad uno a termine.
Quell'uomo era povero, quindi non abituato ad avere e gestire ricchezze; non aveva che la sua vita; un giorno si ritrova abbastanza ricco ma dopo poco muore...alias perde tutto ciò che davvero aveva imparato a gestire..
Susanna: Il monito è proprio quello. Come scrisse Lorenzo il Magnifico: "del diman non v'è certezza"
Tanya: In effetti è morto schiacciato dall'oggetto del suo desiderio. Trovo che le tue interpretazioni siano sempre molto interessanti, fanno riflettere.
Viola: har har har :P